Italian Sounding: che cosa significa? Riesci a individuare il falso cibo italiano?
Molti di voi avranno sentito parlare del fenomeno dell’Italian Sounding. Questo termine si riferisce al fenomeno che consiste nell’utilizzo fraudolento sulle etichette e sulle confezioni di denominazioni, riferimenti geografici, immagini, combinazioni di colore che “evocano” i prodotti alimentari italiani. Questo al semplice e subdolo scopo di promuovere la commercializzazione di prodotti agroalimentari inducendo ingannevolmente a credere che siano autentici italiani, quando in realtà di italiano hanno poco o niente.
In massima parte si tratta di prodotti realizzati da aziende che acquistano materie prime di provenienza estera a un costo inferiore e che poi lavorano in Italia, oppure, da aziende italiane rilevate da aziende straniere che sfruttano il marchio italiano per promuovere maggiormente le vendite.
Tale pratica è un'appropriazione illegale di quel vantaggio competitivo che i prodotti italiani hanno a livello internazionale in nome di alti profitti.
Quali danni fa il cibo italiano falso?
Come potete immaginare, il fenomeno dell'italian sounding ha un impatto devastante sul tutto il comparto dell'agroalimentare made in Italy. Pensate che stiamo parlando di un danno economico di oltre 60 miliardi di Euro! Sembra assurdo ma a livello globale, dati di Coldiretti, circa il 66% dei prodotti agroalimentari italiani sono falsi e senza nessun legame con il nostro Paese!
Solo perché sembra italiano non significa che sia originale!
A quanti di voi sarà capitato, in vacanza o in viaggio per lavoro, di girovagare tra gli scaffali di qualsiasi supermercato all'estero e imbattersi in prodotti come parmigiano, Prošek o Zottarella. Ne avete mai sentito parlare? Si tratta di prodotti non italiani, senza alcun legame con l'Italia né coinvolgimento con un produttore italiano. Per noi italiani è abbastanza semplice riconoscere queste contraffazioni ma la stessa cosa non si può dire del consumatore medio straniero!
Quali sono i prodotti agroalimentari italiani più copiati?
L'imitazione più frequente si verifica con i vini italiani, in particolare il Prosecco. Ma altrettanto elevata è la falsificazione dei formaggi (Parmigiano Reggiano, Grana Padano, Mozzarella, Pecorino e Gorgonzola), della pasta, dei sughi a base di pomodoro e dei salumi (prosciutto di Parma in primis).
L’ Italian Sounding danneggia non solo il prodotto tipico dal punto di vista monetario ma contribuisce a svilire un tratto della cultura e dell'identità italiana. I prodotti italiani sono più che cibo. Sono un paradigma di territorio, tradizioni e comunità.
I danni per i consumatori
Anche i consumatori subiscono danni? Naturalmente! La pratica della contraffazione deriva dallo sfruttamento delle informazioni asimmetriche dei consumatori, che li inducono ad associare in modo ingannevole le pratiche false ai prodotti autentici.
I produttori di contraffazioni sfruttano la scarsa informazione dei consumatori producendo un prodotto di qualità inferiore, commercializzandolo sfruttando l'associazione con l’Italia, e con un prezzo pari a quello originale. I consumatori non sono quindi in grado di valutare l'autenticità dei prodotti a causa della pubblicità e delle informazioni poco chiare a cui sono esposti.
Come puoi assicurarti che il cibo o il vino italiano che stai acquistando sia autenticamente italiano?
Come posso riconoscere un autentico prodotto italiano quando faccio la spesa? Per assicurarti che ciò che stai acquistando sia, in effetti, autenticamente italiano, ecco alcuni consigli utili e pratici da utilizzare:
Cerca le Denominazioni di Origine attraverso una serie di sigilli apposti sulle confezioni certificate dall'Unione Europea. Questi includono:
- La DOP (Denominazione di Origine Protetta) garantisce che il prodotto sia prodotto in una determinata area geografica con metodi tradizionali. Ad esempio, Grana Padano.
- IGP (Indicazione Geografica Protetta) identifica un prodotto la cui qualità è legata alla zona geografica in cui viene prodotto. Ad esempio, l'Aceto Balsamico di Modena.
- STG (Specialità Territoriale Garantita) garantisce la provenienza geografica del prodotto e il processo di produzione controllato. Ad esempio, la mozzarella.
- DOC e DOCG (Denominazione di Origine Controllata e Denominazione di Origine Controllata e Garantita) definiscono aree e metodi di produzione del vino legittimo.
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